Non
basterebbero tante pagine quante sono quelle che compongono questa tesi, per
ringraziare tutti coloro che in questi quattro anni di studio, di lavoro, di
vita e di esperienze, mi hanno supportato, nonché sopportato, nei momenti belli
ed in quelli difficili, nelle salite, quando viene voglia di mollare tutto, e
nelle discese, quando invece tutto scorre.
Ma
con piacere ringrazio innanzitutto quanti hanno collaborato alla “creazione”
di questo lavoro; grazie alle loro opinioni, alle loro critiche, alle loro
“virgole”, alla loro disponibilità al confronto, ringrazio
chi mi ha fatto conoscere “Angeleri Giuseppe”, come io chiamo
con questo nome di fantasia tutti i pazienti della mia Comunità; mi riferisco
al dott. Ivano Oggero, e a quel PC dimenticato a casa un frettoloso giovedì
sera.
Ringrazio
altresì il relatore, Prof.F.Aqueci, per i puntuali ed illuminanti
suggerimenti,e per aver reso non solo possibile,ma
piacevole, la reciproca collaborazione, nonostante la distanza.
Grazie
alla mia famiglia, che non ha ostacolato le mie scelte.
Grazie,
ad uno ad uno, ai pazienti che ho seguito in questi anni, perché per merito
loro ho dato un senso alla mia “missione”; persino a Solomon, che tutti i
giorni si sforzava di far splendere il sole…
Ma
soprattutto grazie alle mia fantastiche colleghe e colleghi, che si sono
gentilmente “prestati” a questo esperimento.
Perché
oltre ad essere stati per me compagni di lavoro, sono stati anche
compagni di vita.